4.12.08

FUNERALE IN CHIESA

Ore 11 la messa funebre a Pianura "Si sente dire in giro che qualcuno deve pagare" Tensione per i funerali di Nugnes L´ultima traccia: un´inchiesta sul patrimonio immobiliare comunale «C´è grande tensione sul territorio. Da tanti, da troppe persone di Pianura abbiamo sentito dire: qualcuno pagherà "per queste pere cotte", qualcuno deve pagare per la morte di Giorgio, per questo lutto ingiusto. Ma la Chiesa è presente e lo sarà nei prossimi giorni sempre di più. Si calerà fino in fondo nella sua missione per eccellenza: farsi incarnazione della comunione e del dialogo. E assumere su di sé il dolore della sua gente. Se c´è un momento in cui tutte le istituzioni, da quella spirituale a quella politica, devono essere unite, il momento è questo ». Sono quasi le otto di sera quando le parole di un sacerdote, don Bruno Rossetti, calano in tono basso ma grave nel buio di Pianura, a pochi passi dalla camera ardente dove un centinaio di orchidee e una folla di persone rende un omaggio silenzioso alla salma di Giorgio Nugnes, l´ex assessore comunale suicidatosi sabato mattina. E alla vigilia dei funerali, che si svolgeranno stamane, alle 11, nella chiesa di San Giorgio martire. Scorre il dolore di tanti conoscenti. Ma ci sono, nella piccola chiesetta della Madonna del Rosario, anche volti tesi. Induriti e rabbiosi. Gente che non vuole sentir parlare di un´altra inchiesta della Procura che aveva coinvolto Nugnes: eppure quell´istruttoria esiste e, anche se non riguarda esponenti del clan dei casalesi o boss di camorra di altre famiglie, apre squarci inquietanti sulla distribuzione di appalti del Comune di Napoli. Affari milionari che riguarderebbero, tra l´altro, la gestione del patrimonio immobiliare di Palazzo San Giacomo. Filoni di indagini che da un lato portano ad alcuni fiancheggiatori del clan Sarno di Ponticelli, dall´altro a personaggi opachi dell´entroterra casertano. Persone tirate in ballo: almeno una ventina, tra indagati e testimoni. Il monito di don Rossetti, a non sottovalutare la rabbia di Pianura, è dunque un sussurro nella notte del dolore. Offrono una prima risposta, di ascolto sociale prima che spirituale. Ma pongono un problema. E tratteggiano uno scenario che polizia e carabinieri tengono già sotto controllo in queste ore difficili. Il territorio è controllato con discrezione, ma tenacemente. Ed è su questo sfondo che oggi una folta rappresentanza di politici dovrebbe partecipare ai funerali di Nugnes. Presenze eccellenti che tuttavia la gente di Pianura potrebbe non gradire: il "loro" Giorgio, l´assessore prima finito agli arresti domiciliari, poi dimessosi dalla giunta, infine raggiunto da un divieto di dimora nel suo quartiere, sarebbe stato «abbandonato da tutti loro». Questa è l´accusa del quartiere. La celebrazione sarà officiata stamane da almeno tre sacerdoti della foranìa di Pianura: oltre al parroco don Claudio De Caro, sacerdote del centro storico, la comunità parrocchiale di San Giorgio che era stata spesso al centro di cure e attenzioni della famiglia dell´assessore, saliranno sull´altare anche don Bruno della parrocchia di San Lorenzo e don Salvatore Russolillo, il parroco della Santa Famiglia. Non è esclusa la partecipazione di altri pastori. In contatto con i vari responsabili parrocchiali c´è monsignore Gennaro Pascarella, lo stesso vescovo di Pozzuoli, diocesi cui fa capo il territorio tormentato in cui già si accesero i fuochi della rivolta contro la discarica. E che oggi ingoia smarrimento e rabbia per una morte che nessuno può accettare. Ma, sottolineano i parroci, «la nostra non è una assoluzione pubblica o superficiale di storie e vicende che meritano approfondimento e riflessione da parte di ogni ceto e ogni settore pubblico. La nostra esigenza di pastori è cercare di connettere in dialogo tra loro pezzi lacerati di un tessuto sociale». (01 dicembre 2008)------------------------- ------------------ -------------------