5.12.08

Anomalia italiana

Un vecchio proverbio napoletano dice " E mentre il medico studia il malato muore". Tra le schifezze degli ultimi giorni c'è la richiesta di Gheddafi di avere una partecipazione nel ENI...? e con quali soldi ... ? forse quelli che ha avuto a nostre spese dal nostro Berlusca? e siano sempre noi a pagare! che bella figura però che facciamo la Libia acquista quote di partecipazione nell'ENI con i nostri soldi. Non facevamo prima a regalargliele le quote che voleva? Avanti con la svendita del nostro belpaese a presto i saldi o il 3x2. Ed al PD ed al grande Walter Veltroni vorrei dire non è forse il momento di smetterla con le scaramucce interne, le correntine degli uni contro tutti, vogliamo vedere che dobbiamo fare per mandare questi signori a casa prima continuino con la svendita da supermercato e che troviamo al posto del Tricolore il biscione o peggio ancora la bandiera di chissa quale stato.
----------------------- --------------- ------------------- - Nessuna esitazione nell'affrontare situazioni difficili e eventuali illegalità. Dopo giorni di discussione che hanno raggiunto l'apice nella giornata di ieri, il Partito democratico replica alle polemiche sulla questione morale e risponde alle accuse mosse da Silvio Berlusconi. "E' evidente - si legge in una nota diffusa nel primo pomeriggio dal portavoce del partito Andrea Orlando - che la destra agita la questione morale per nascondere la propria incapacità di affrontare la drammatica crisi che sta di fronte al paese. Il Pd - c'è scritto ancora - è nato per rinnovare la politica e per questo affronteremo senza esitazione le situazioni difficili e le eventuali illegalità che dovessero emergere nei territori". La nota viene diffusa dopo che Leonardo Domenici e Rosa Russo Iervolino - i due sindaci del Pd che governano Firenze e Napoli, città in cui le inchieste giudiziarie hanno coinvolto esponenti delle amministrazioni locali - hanno reagito alle accuse dagli studi di In 1/2ora, il programma di RaiTre condotto da Lucia Annunziata. Un contrattacco nei confronti della stampa e di chi parla di loro come motore della riproposizione della questione morale all'interno del Pd. A questo proposito, la nota continua affermando che "non abbiamo mai nascosto la testa sotto la sabbia, a differenza della destra che ha portato in Parlamento condannati e inquisiti e che oggi finge di dimenticare la mole di vicende giudiziarie che hanno colpito propri esponenti locali e nazionali. Se la destra facesse pulizia in casa propria - conclude il comunicato - gran parte del problema morale di questo paese sarebbe risolto". Quanto alla clamorosa iniziativa di ieri, la protesta inscenata davanti alla redazione di Repubblica, Domenici ribadisce di non essere assolutamente contrario all'inchiesta Fondiaria: "Spero di aver contribuito a sviluppare un dibattito tra giornalisti e mondo politico. E soprattutto sul corto circuito politico-mediatico-giudiziario, che bisogna interrompere". Comunque, precisa al Tg3 pochi minuti prima dell'inizio della trasmissione, non era un'iniziativa "contro il Pd".
Anche Iervolino attacca la stampa: "Mi viene da sorridere amaramente che la 'tangentopoli rossa' venga identificata in me o nel collega Domenici.
A oggi non esiste alcuna inchiesta che mi veda coinvolta, o che riguardi la giunta che guido. Anche i giornalisti devono rispettare deontologia professionale, verità e completezza dell'informazione". Poi ammette che "una questione morale c'è": "Veltroni ha fatto bene a volere un codice deontologico per il Pd, peccato che lo abbiamo perso per strada". Più che di questione morale, osserva Domenici, sarebbe meglio parlare di "crisi in tutto il sistema politico italiano, non nel Pd. Il nostro partito deve radicarsi meglio nella realtà italiana, è un partito che deve affrontare situazioni difficili quando è ancora debole, fragile.
Ma la questione morale - insiste - non si identifica con le inchieste di Napoli e di Firenze".
Per quel che riguarda le commistioni tra politica e affari su cui vertono le due inchieste napoletana e fiorentina, Iervolino rivendica la trasparenza della procedura dell'appalto "Global Service", spiegando di averlo sottoposto all'ex prefetto Achille Serra e poi a una commissione con vari magistrati e due giuristi. "Mi pare che chi vuole imbrogliare non sottopone documenti approvati dal Consiglio comunale a verifiche ulteriori", osserva. Su Firenze, Domenici spiega che "c'è un indagine in corso, non siamo nemmeno al momento del rinvio a giudizio". Se emergeranno prove, aggiunge Iervolino, "prenderemo i provvedimenti necessari". Infine, quando Lucia Annunziata osserva che la loro tesi di essere stati messi in difficoltà dai poteri forti ricorda quella pronunciata spesso da Berlusconi, Iervolino si difende: "
Né io né lui (Domenici, ndr) possediamo giornali o televisioni. E' singolare che si scagli contro chi invece li possiede".
Conclude il sindaco di Firenmze: "Il punto è non fare di ogni erba un fascio". Te piace ‘o presepio?” La compilation per il Natale napoletano di Gianni Valentino Tredici canzoni per celebrare l'atmosfera natalizia. Tredici ritornelli festosi, spietati, più o meno sacri, moderni e classici. L'idea è della Fondazione Bideri - la casa editrice che detiene i diritti di capolavori come "I' te vurria vasà" e "'O marenariello"; o divertissment per bambini come "La zanzara" e "Popoff" - che per il Natale 2008 ha voluto produrre la compilation "Te piace 'o presepio?" prendendo in prestito la famosa battuta-rimprovero che Eduardo De Filippo, in "Natale in casa Cupiello", rivolge in particolare a suo figlio Luca. Il disco, che esprime nel sottotitolo "Istruzioni minime per un Natale napoletano" la volontà di raccontare le tradizione del golfo con l'ausilio della musica popolare, contiene dodici brani già editi e una primizia: "'A 'nferta Reloaded", trasformazione della storica "'Nferta", canzone che solitamente, nelle campagne dell'hinterland, celebra l'arrivo dell'anno nuovo. In versi, al ritmo forsennato delle tammorre, il cantore sintetizza i fatti salienti delle quattro stagioni appena passate. La novità è l'attualizzazione del brano, visto che le strofe stavolta denunciano l'aumento di razzismo in Italia e tutte le difficoltà politiche e sociali in materia di immigrazione. A percuotere ritmicamente la tammorra e a intonare i versi ecco Marcello Colasurdo, artista di origini molisane ma da sempre emblema delle tradizioni partenopee con le sue "fronne", che nel tempo lo hanno visto esibirsi con 'E Zezi, Almamegretta, 99Posse, Daniele Sepe, Nccp. Fino a incontrare Peter Gabriel, che con la sua etichetta Real World ha prodotto l'album "Lost Souls - Aneme perze", che lo stesso Colasurdo ha inciso con gli Spaccanapoli. Tra le altre tracce della raccolta, figurano anche "Quanno nascette Ninno" di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, cantata da Pina Cipriani; "Canzone di Razzullo" di Peppe Barra, tratta da "La cantata dei pastori"; "Mo' vene Natale" di Renato Carosone; "E' nnato" di Enzo Avitabile; "Lacreme napulitane" di Gabriella Ferri; "Ll'urdemo zampognaro" di Mario Merola e "'O zampugnaro 'nnammurato" interpretata da Massimo Ranieri. (05 dicembre 2008)